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Cultura

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Storia e geografia

Mercoledì, 13 Luglio 2016 03:34

Bali è un'isola dell'Indonesia con una superficie di 5 561 km² e una popolazione di 4 298 000 abitanti (2014). Fa parte dell'arcipelago delle Piccole Isole della Sonda ed è separata dall'isola di Giava dallo stretto di Bali. Amministrativamente è una provincia, con capoluogo la città di Denpasar, è l'unica provincia a maggioranza induista.

Alfred Russel Wallace (lo scienziato inglese che ha elaborato la teoria dell’Evoluzione assieme a Darwin) ha stabilito una linea biologico-naturalistica immaginaria che separa l’Oceania dall’Asia, e questa linea passa proprio per Bali. E infatti Bali è un po’ India e un po’ Polinesia. Gli odori e i profumi di Bali sono un po’ come l’odore dell’India, ma più dolci e meno forti, più accessibili e rassicuranti. Perché Bali è anche l’incontro fra Oriente e Occidente, nel senso che rappresenta da almeno due o tre secoli l’idea di esotismo coloniale, culturale ed estetico, coltivato da noi Europei. Per questo Bali resta una delle mete più ambite, per i viaggiatori di antica tradizione e per i turisti di oggi.

Storia

  • Preistoria
    La presenza umana nell'isola risale alla preistoria. Alcuni reperti risalenti al 3000 a.C., ritrovati nei dintorni del villaggio di Cekik nella parte ovest dell'isola, testimoniano l'insediamento di popolazioni migrate in tempi preistorici dal continente asiatico. Le prime tracce storiche identificate nell'isola sono cocci con iscrizioni braminiche, databili intorno al I secolo a.C., che testimoniano l'arrivo di popolazioni indù nell'isola.
    Tra i più antichi documenti scritti ritrovati a Bali vi è la "carta di Blanjoung", redatta in sanscrito e risalente al 913 d.C., che menziona il sovrano Sri Kesari Warmadewa e il luogo «Walidwipa». Un'iscrizione del 1041 incisa su di una pietra ritrovata a Giava (detta "Pietra di Calcutta" in quanto conservata al Museo Indiano di Calcutta) riporta la genealogia del re Airlangga, figlio del principe balinese Udayana. In questo lungo periodo di tempo venne sviluppato il sistema di irrigazione subak per la coltivazione del riso. Risalgono a questo periodo, inoltre, alcune tradizioni religiose e culturali che esistono tuttora.
    Nel 1343 l'Impero Majapahit, che era insediato nella parte orientale di Giava, fondò una colonia a Bali. L'isola venne nuovamente menzionata su testi giavanesi tra il 1059 e il 1205 nel Nagarakertagama, poema epico scritto nel 1365 sotto il regno del re Hayam Wuruk dell'Impero Majapahit (1350-1389). All'inizio del XVI secolo, con il declino dell'impero e la successiva occupazione di Giava da parte delle truppe del re musulmano di Demak, vi fu un esodo di artisti, religiosi ed intellettuali verso la colonia balinese.

  • L'arrivo degli europei
    Dopo che una nave portoghese aveva sostato presso la costa di Bukit nel 1585, l'esploratore olandese Cornelis de Houtman sbarcò nel 1597 stabilendo il primo contatto con l'occidente. Gli europei non riuscirono però a stabilire una loro presenza come avevano fatto in molte altre isole dell'arcipelago. Negli anni 1620-1630, il principe Blambangan, di fronte alla minaccia del sultano Agung di Mataram, chiese aiuto alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, ma gli venne rifiutato.
    Blambangan si rivolse quindi al Dewa Agung (re) di Gelgel di Bali, e le forze balinesi sconfissero il sultano Agung nel 1635. Bali non partecipò direttamente ai traffici commerciali che animavano l'arcipelago, ma divenne esportatrice di cotone, riso, bestiame e selvaggina. La fondazione di Batavia (l'odierna Giacarta) da parte della compagnia olandese nel 1619 e l'apertura del mercato degli schiavi fu un'occasione per i principi balinesi di vendere i loro prigionieri di guerra, fatto che acuì i conflitti interni tra i principati locali.
    Dopo il 1660, Ki Gusti Ngurah Panji Sakti fondò il regno di Buleleng nel settentrione dell'isola. La dinastia di Gelgel estese il suo dominio sul regno di Klungkung, i cui re, che conservavano il titolo di Dewa Agung, vennero considerati la linea più nobile di Bali. Nella zona orientale, il regno di Karangasem a partire dal 1680 intraprese la conquista dell'isola di Lombok, affrontando gli eserciti di Gowa e di Sumbawa. Buleleng conquistò Blambangan nel 1697. Intorno al 1700, il regno di Mengwi dominava il sud di Bali. Mengwi tolse Blambangan a Buleleng diventando il re più potente dell'isola. Per tre volte (nel 1714, 1726 e 1729), dei re balinesi sferrarono delle offensive verso la parte occidentale di Giava per poter visitare i territori dell'Impero Majapahit di cui si sentivano i discendenti.

    I re di Mengwi spesero molte risorse per mantenere la sovranità su Blambangan, ma quei regnanti si convertirono all'islam nel 1770 e si allearono con la compagnia olandese. Interessati a ridurre l'influenza balinese su Giava, gli olandesi fecero scomparire l'ultimo Stato induista. Alla fine del XVIII secolo, nessun regno balinese era in grado di dominare l'insieme delle isole come aveva fatto Gelgel prima del 1650. Gli olandesi non si interessarono a Bali fino all'inizio del XIX secolo.
    In quel periodo, l'economia dell'isola era basata essenzialmente sul commercio degli schiavi e l'aristocrazia balinese ne vendeva oltre 2 000 ogni anno, in cambio di armi e oppio di cui vi era un grande consumo. Si dovette attendere il 1840 perché gli olandesi, approfittando delle rivalità tra i regni balinesi, riuscissero con un'operazione congiunta navale e terrestre ad occupare prima la regione di Sanur e poi Denpasar. Gli eserciti balinesi, inferiori sia per numero che per armamenti, lanciarono un definitivo attacco suicida (puputan) che si stima sia costato oltre 4 000 vittime. Il dominio olandese dell'isola, comunque, esercitò sempre un'influenza lieve, consentendo che permanesse il controllo locale sulla religione e la cultura.

    Durante la seconda guerra mondiale, Bali venne occupata dai Giapponesi. Durante tale occupazione, l'ufficiale balinese Gusti Ngurah Rai organizzò un esercito di liberazione. A seguito della resa del Giappone dell'agosto 1945, i Paesi Bassi ripristinarono in Indonesia, e quindi anche a Bali, il governo coloniale esistente prima della guerra. I ribelli balinesi si opposero utilizzando le armi abbandonate dai giapponesi. Il 20 novembre 1946 il colonnello ventinovenne Gusti Ngurah Rai scagliò le forze ribelli nella Battaglia di Marga, contro le truppe olandesi. L'esercito balinese venne completamente annientato e terminò così ogni ulteriore resistenza. Nello stesso anno gli olandesi, rispondendo alla creazione della Repubblica di Indonesia capeggiata da Sukarno e Hatta, proclamarono la Repubblica dell'Est Indonesia e Bali divenne uno dei 13 distretti del nuovo Stato.

  • L'indipendenza
    Il 29 dicembre 1949 i Paesi Bassi riconobbero l'indipendenza della Repubblica degli Stati Uniti di Indonesia e nel 1956 Bali rinunciò all'unione con i Paesi Bassi divenendo ufficialmente una provincia dell'Indonesia. Nel 1963 l'eruzione del monte Agung provocò la morte di migliaia di persone, ingenerando una crisi economica che costrinse molti abitanti a trasferirsi in altre zone dell'Indonesia. Nel 1965, in seguito ad un fallito colpo di Stato a Giacarta contro il governo nazionale, in tutte le regioni indonesiane, tra cui a Bali, si verificarono uccisioni di simpatizzanti e (a volte presunti) membri del PKI, il Partito Comunista Indonesiano.
    Benché non esistano riscontri ufficiali, si reputa che le squadre della morte, appoggiate dal generale Soeharto, uccisero oltre 100 000 balinesi. Il 12 ottobre 2002, un attacco terroristico compiuto con un'auto bomba in un locale di Kuta ha ucciso 202 persone, prevalentemente turisti stranieri. Il 1º ottobre 2005 un secondo doppio attacco terroristico contro turisti avvenuto sia nei pressi della Baia di Jimbaran che nel centro di Kuta ha causato decine di vittime.

Geografia

  • Orografia di Bali.
    Bali si trova circa 8° a sud dell'equatore. L'isola, di forma romboidale, misura approssimativamente 153 km da est a ovest e 112 km da nord a sud. Ad ovest è divisa dall'isola di Giava da un canale largo circa 4 km, mentre ad est è separata dall'isola di Lombok dallo Stretto di Lombok, attraverso il quale passa la Linea di Wallace, il confine tra le regioni biologiche dell'Asia e dell'Oceania. La costa orientale ed il centro sono montagnose, mentre verso sud il terreno forma una piana alluvionale, solcata da fiumi che disseccano durante la stagione secca e esondano nel periodo delle piogge. Il rilievo più elevato è il Monte Agung (3 142 m s.l.m.), che si trova presso la costa orientale ed è un vulcano attivo la cui ultima eruzione risale al marzo 1963.

    Anche il Monte Batur (1 717 m s.l.m.), al centro dell'isola, è un vulcano attivo: si ritiene che un'eruzione di quest'ultimo avvenuta circa 30 000 anni fa sia stata la più violenta e catastrofica eruzione avvenuta sulla terra. Le strade principali dell'isola percorrono la costa o la tagliano da nord a sud, seguendo le creste delle catene montuose. Non sono presenti ferrovie. Le cittadine principali dell'isola sono:
     
    • Denpasar, la più popolosa città di Bali e attuale capoluogo della provincia;
    • Singaraja, porto settentrionale e vecchia capitale del periodo coloniale;
    • Seminyak, zona settentrionale di Kuta e centro turistico dell'isola;
    • Ubud, 20 km a nord di Denpasar, centro culturale dell'isola per la presenza di musei, gallerie e mercati d'arte.

Lingua

L'indonesiano e il balinese sono le lingue parlate universalmente dalla popolazione, insieme all'inglese che è la prima lingua straniera conosciuta. Oltre a queste lingue, esistono anche numerosi dialetti indigeni, diversificati anche all'interno di comunità ristrette a causa della tradizionale suddivisione in caste e in clan della popolazione, che va tuttavia perdendo importanza.

 fonte: wikipedia

Matrimoni a Bali

Domenica, 11 Ottobre 2015 00:08


Bali è parte della Repubblica d'Indonesia e come tale è soggetta alle leggi indonesiane. Ogni coppia che decide di sposarsi a Bali deve rispettare queste leggi. Ai sensi della Legge n ° 1 del 1974 in materia di matrimoni in Indonesia (articolo 2 (1): "il matrimonio è legittimo se è stato eseguito secondo le leggi delle rispettive credenze religiose delle parti interessate."

Tutte le coppie che si sposano in Indonesia devono dichiarare una religione, l'agnosticismo e ateismo non vengono riconosciuti. L'Ufficio di stato civile è in grado di registrare i matrimoni delle persone delle seguenti fedi: Islamica , indù, buddista, cristiano-protestante e cristiano-cattolica. I coniugi devono avere la stessa religione, altrimenti uno dei partner deve fare una dichiarazione scritta di cambio di religione anche se di fatto nessuno controllerà se la vostra dichiarazione corrisponde al vero. Questi ufficio emetterà un libretto di matrimonio ( "Buku Nikah"), che è la prova che si è legalmente sposati.

Il matrimonio religioso con riti Islamico viene effettuata dall Ufficio per gli Affari Religiosi (Kantor Urusan Agama ) in una cerimonia che si puo svolgere in una moschea, casa, ristorante, o in qualsiasi altro luogo scelto dalla coppia ed è legale subito dopo la cerimonia. Questo ufficio emetterà un libretto di matrimonio ( "Buku Nikah"), che è la prova che si è legalmente sposati e non richiede di essere registrato presso il registro cilvile.

Per un cristiano, indù o buddista il matrimonio è di solito eseguita prima in una chiesa o in un tempio e condotto da un rappresentante della propria fede religiosa (Sacerdote, monaco, etc) poi, dopo la cerimonia religiosa, ogni matrimonio di fede non islamica deve essere registrato presso il Registro Civile (Kantor Catatan Sipil). Senza la registrazione da parte del Registro Civile questi matrimoni non sono legali. La registrazione da parte dei funzionari di stato civile a volte può essere organizzato direttamente alla cerimonia religiosa per un costo aggiuntivo. Le persone di fede non islamica sono tenute a depositare prima un 'Avviso d'intenzione di sposarsi' e una 'Lettera di non impedimento' ottenuto dai loro rappresentanti consolari presso l'Ufficio del Registro Civile della zona dove hanno la dimora(regency).Ci saranno quindi due certificati presentati alla fine della cerimonia, uno dalla chiesa / tempio / altro, e l'altra presso l'Ufficio del Registro Civile.

I matrimoni cattolici NON possono essere celebrati in spiaggia, villa o cappelle ma solo in chiesa.


Per il rilascio della lettera di nulla osta al matrimonio dal vostro rappresentante consolare è necessario presentare per entrambi il passaporto valido per più di 6 mesi ed eventuali certificati di divorzio o di morte per quanto riguarda la cessazione di tutti i matrimoni precedenti. Si consiglia di contattare il rappresentante consolare per i dettagli con largo anticipo rispetto alla data prevista.

Sono necessari inoltre due testimoni di età superiore ai 18 anni. Essi devono mostrare gli originali e fotocopie attuali dei loro passaporti se sono cittadini stranieri o KTP (carte d'identità), se sono cittadini indonesiani. I dipendenti del Registro civile possono fare i testimoni.

Prima del matrimonio, potreste anche depositare presso il Registro Civile un accordo di proprietà prematrimoniale (Surat Pernyataan Mapa) che deve essere firmato davanti a un notaio locale. Questo accordo può essere necessario, se si desidera mantenere la separazione dei beni durante il matrimonio. In mancanza di tale documento, è prevista la comunione dei beni e le successive acquisizioni immobiliari da parte del partner indonesiano sarà regolato secondo le leggi che limitano proprietà straniera.

I Certificati di matrimonio Islamici (Buku Nikah) emessi dall'Ufficio affari religiosi (Kantor Urusan Agama) sono legalmente valido in tutta l' Indonesia e non richiedono la registrazione nelle altre zone del paese. Tuttavia, se si decide di spostarsi in qualche altra nazione e necessario ottenere un certificato di matrimonio rilasciato dal Registro Civile e traduzione certificata ufficialmente.

 

MATRIMONIO DA CELEBRARE DINANZI ALLE AUTORITA’ INDONESIANE (fonte http://www.ambjakarta.esteri.it)

In Indonesia non è possibile contrarre matrimonio davanti alle autorità civili diversamente da quanto disposto dall’ordinamento di stato civile italiano. Tutti i matrimoni vanno sempre celebrati dinnanzi alle autorità religiose del Paese e successivamente registrati presso i competenti uffici di stato civile (Kantor Catatan Sipil) indonesiani.

Non è altresì consentita in Indonesia la celebrazione di matrimoni tra nubendi di religione diversa.  Per le autorità indonesiane è quindi sempre necessario che uno dei due sposi accetti la religione dell’altro. Ogni ulteriore informazione al riguardo potrà essere richiesta alle rispettive autorità religiose dello/a sposo/a indonesiano/a.

Al fine di contrarre matrimonio presso le autorità  indonesiane sono necessari i seguenti documenti:

Per lo/la/gli sposo/a/i italiano/a/i:

  • Certificato di nascita su modello internazionale rilasciato dal comune italiano dove l’atto di nascita è stato trascritto;
  • Certificato cumulativo di cittadinanza, residenza e stato libero rilasciato dall'ultimo comune di residenza in Italia;
  • Nullaosta alla celebrazione del matrimonio rilasciato dall'Ambasciata sulla base di una autocertificazione sottoscritta dall'interessato italiano, e di una copia di un documento di identità.

N.B.  Nonostante secondo la normativa italiana è sufficiente la sola dichiarazione sostitutiva di certificazione, si sottolinea che le autorità indonesiane, per consentire il matrimonio, accettano solo certificati rilasciati dal comune italiano.

Per lo/la sposo/a indonesiano/a:

  • Certificato di nascita (Akta Kelahiran);
  • Fotocopia della carta d’identità o del passaporto (Foto copy KTP atau paspor);
  • Fotocopia del certificato di stato di famiglia (foto copy Kartu Keluarga);
  • Certificato di stato libero rilasciato dall’Ufficio per gli affari religiosi indonesiano, competente per coloro che professano la fede musulmana, oppure dall’ufficio di stato civile, competente per i non musulmani (Keterangan belum pernah menikah dari K.U.A. bagi yang beragama islam dan dari kantor Pencatatan Sipil bagi non islam). Il certificato di stato libero deve essere rilasciato da non oltre tre mesi. E' necessario richiedere lo "specimen" della firma del funzionario che ha firmato il certificato di stato libero. Gli interessati dovranno richiedere lo specimen della firma del funzionario al rispettivo ufficio indonesiano al momento della richiesta del certificato stesso. Una lettera dell'Ambasciata al fine di facilitare il rilascio del predetto specimen e' scaricabile qui.

La documentazione in lingua italiana dovrà essere presentata all’Ambasciata con la traduzione in lingua indonesiana al fine dell’autenticazione, richiesta dalle autorità indonesiane. Ove necessario potrà essere consultato l’elenco dei traduttori favorevolmente noti a questa Ambasciata (Elenco Traduttori allegato).

Tutta la documentazione dovrà essere consegnata all'Ambasciata o inviata per posta, anche per il tramite del Consolato Onorario d'Italia a Bali, qualora gli interessati siano appunto residenti a Bali.

L'Ambasciata, una volta ricevuta la documentazione, provvederà a rilasciare la dichiarazione di "Nulla Osta" in lingua indonesiana e a restituire tutta la documentazione presentata.

Per l'autentica di ciascuna traduzione in lingua indonesiana sara' necessario pagare diritti consolari dell'importo di Rp. 360.000 mentre per il rilascio del "Nulla Osta" alla celebrazione del matrimonio sara' necessario pagare diritti consolari dell'importo di Rp. 90.000. Tale somma dovrà essere pagata in contante all'atto della consegna della documentazione presso l'Ambasciata. Nel caso in cui i documenti venissero consegnati presso l'Ufficio Consolare Onorario a Bali, lo stesso ufficio fornirà le apposite istruzioni relative alle modalità di pagamento.

Il pagamento potrà essere effettuato anche tramite bonifico bancario intestato all'Ambasciata d'Italia a Jakarta, versando l'importo dovuto al netto di tutte le spese bancarie sul conto corrente n. 050-134550-069 presso la banca HSBC, PO Box 2307, Jakarta 10023, WTC, 3rd floor, Jl. Jend. Sudirman kav. 29-31, codice SWIFT HSBCIDJA, indicando come causale il proprio COGNOME e "NULLAOSTA MATRIMONIO".

Il tempo necessario per il completamento della pratica di norma è di circa 2-3 giorni lavorativi dalla data di ricezione, da parte dell'Ambasciata, della documentazione completa e del pagamento dei diritti.

 

MATRIMONIO DA CELEBRARE IN AMBASCIATA (fonte http://www.ambjakarta.esteri.it)

In base all’art. 12 del D.Lgs. 71/2011, le condizioni per la celebrazione del matrimonio in Ambasciata sono che almeno uno dei futuri sposi sia in possesso della cittadinanza italiana e sia residente nella circoscrizione.

Per il matrimonio da celebrare in Ambasciata, così come pure per il matrimonio da celebrare in Italia, è necessario effettuare le PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Se uno dei nubendi (italiano o straniero) ha la residenza in Italia mentre l’altro (cittadino italiano) ha la residenza all’estero, le pubblicazioni di matrimonio possono essere richieste o al Comune di residenza in Italia oppure al Consolato italiano competente all’estero e poi verranno effettuate in entrambi i luoghi di residenza.

Se entrambi i nubendi hanno la residenza all’estero, le pubblicazioni di matrimonio devono essere richieste ed effettuate presso l’Autorità consolare italiana competente (se la residenza è differente verranno effettuate le pubblicazioni nei due Consolati competenti).

Decorso il tempo previsto dalla legge (8 giorni consecutivi) viene rilasciato un certificato di avvenute pubblicazioni, necessario alla celebrazione del matrimonio, che deve essere celebrato non prima del quarto giorno dopo compiuta la pubblicazione ed entro i 180 giorni successivi (art. 99 Codice Civile).

Per lo/la/gli sposo/a/i italiano/a/i:

Secondo la normativa italiana, l'interessato autocertifica i dati relativi alla propria nascita, alla cittadinanza, alla residenza e al proprio stato libero (vedi formulario autocertificazione per richiesta pubblicazioni matrimoniali). L'Ambasciata dovrà poi accertare la veridicità delle dichiarazioni. Poiché tale accertamento potrà allungare i tempi preliminari per la celebrazione del matrimonio, si consiglia, qualora disponibili, di produrre direttamente i seguenti documenti:

  • Certificato di nascita rilasciato dal comune italiano dove l'atto di nascita è stato trascritto;
  • Certificato cumulativo di cittadinanza, residenza e stato libero rilasciato dall'ultimo comune di residenza in Italia.

Per lo/la sposo/a indonesiano/a (tra parentesi la denominazione del documento in lingua indonesiana):

  • Certificato di nascita originale (Akta Kelahiran yang terbaru asli);
  • Certificato di stato libero rilasciato dall’Ufficio per gli affari religiosi indonesiano, competente per coloro che professano la fede musulmana, oppure dall’ufficio di stato civile, competente per i non musulmani (Keterangan belum pernah menikah dari K.U.A. bagi yang beragama islam dan dari kantor Pencatatan Sipil bagi non islam). Il certificato di stato libero deve essere rilasciato da non oltre tre mesi;
  • Nulla osta alla celebrazione del matrimonio (Keterangan Ijin Menikah), attestante che, in base alle leggi indonesiane, non vi è alcun impedimento al matrimonio con un cittadino italiano in territorio italiano;
  • Copia certificato di stato di famiglia (copy Kartu Keluarga yang terbaru);
  • Copia carta d’Identità o passaporto (copy KTP atau paspor jika ada).

Il certificato di nascita, quello di stato libero e il nulla osta rilasciati dalle autorità indonesiane, non essendovi accordi tra l’Italia e l’Indonesia sullo scambio di certificati in materia di stato civile, dovranno essere legalizzati dall’Ambasciata. Sarà pertanto necessario richiedere la legalizzazione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia e dal Ministero degli Affari Esteri indonesiani.

La documentazione in lingua indonesiana dovrà essere presentata con la traduzione in lingua italiana. Ove necessario potrà essere consultato l’elenco dei traduttori favorevolmente noti a questa Ambasciata . Per agevolare gli accertamenti previsti dalla legge, i documenti sopra elencati dovranno essere presentati già al momento della richiesta di pubblicazioni di matrimonio.

MATRIMONIO DA CELEBRARE IN ITALIA (fonte http://www.ambjakarta.esteri.it)

Tutte le informazioni relative alle pubblicazioni matrimoniali e ai documenti per lo/la sposa italiano/a possono essere richieste al Comune in Italia dove si intende celebrare il matrimonio. Anche in questo caso sarà necessario richiedere ed effettuare le pubblicazioni matrimoniali.

 

VARIAZIONI DI STATO CIVILE E TRASCRIZIONE DI ATTI IN ITALIA (fonte http://www.ambjakarta.esteri.it)

nascita: Registrazione della nascita del figlio di un cittadino italiano all’estero:

La nascita all'estero dei figli di cittadini italiani, deve essere registrata al comune italiano competente.

Per effettuare la comunicazione di una nascita, bisogna presentarsi all’Ufficio Consolare con i seguenti documenti:

  • Atto di nascita (AKTE KELAHIRAN), emesso dal competente Ufficio di Stato Civile indonesiano (Catatan Sipil). Non può essere accettata l'attestazione di nascita emessa dall'ospedale. Il certificato di nascita rilasciato dalle autorità indonesiane, non essendovi accordi tra l’Italia e l’Indonesia sullo scambio di certificati in materia di stato civile, dovra' essere legalizzato dall’Ambasciata. Sarà pertanto necessario richiedere la legalizzazione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia e dal Ministero degli Affari Esteri indonesiani. Per gli indirizzi degli uffici competenti ed orario al pubblico
  • Documentazione comprovante la cittadinanza italiana di almeno uno dei genitori (carta d’identità, passaporto italiano o certificato di cittadinanza italiana).

matrimonio: Registrazione in Italia del matrimonio all’estero di cittadini italiani:

il matrimonio celebrato all’estero per avere valore legale in Italia deve essere trascritto in Italia presso il Comune competente.

Per effettuare la trascrizione di un matrimonio, bisogna presentarsi all’Ufficio Consolare con i seguenti documenti:

  • Atto di matrimonio (AKTE PERKAWINAN), emesso dal competente Ufficio di Stato Civile (Catatan Sipil). Non possono essere accettati certificati rilasciati da sacerdoti o chiese. Per i matrimoni contratti innanzi all'ufficio degli affari religiosi (di rito musulmano) e successivamente registrati presso l'ufficio di stato civile indonesiano, è inoltre necessario consegnare anche la copia dei libretti emessi dall'ufficio degli affari religiosi (K.U.A.). Il certificato di matrimonio rilasciato dalle autorità indonesiane, non essendovi accordi tra l’Italia e l’Indonesia sullo scambio di certificati in materia di stato civile, dovrà essere legalizzato dall’Ambasciata. Sarà pertanto necessario richiedere la legalizzazione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia e dal Ministero degli Affari Esteri indonesiani. Per gli indirizzi degli uffici competenti ed orario al pubblico 
  • Documentazione comprovante la cittadinanza italiana di almeno uno degli sposi(carta d’identità, passaporto italiano o certificato di cittadinanza italiana).

divorzio: Registrazione in Italia di una sentenza di divorzio pronunciata all’estero:

La sentenza di divorzio pronunciata all'estero, per avere validità in Italia, necessità di essere trascritta presso il competente comune in italia. Per ulteriori informazioni sulle modalità e sui documenti necessari al fine della trascrizione del divorzio in Italia, si prega di voler contattare l'Ambasciata telefonicamente o via e-mail.

 





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