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Cultura

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Tradizione, cultura e religioni

A differenza delle altre isole dell’Indonesia musulmana, Bali è un è una sacca di religione e cultura Hindu. Ogni aspetto della vita dei balinesi è permeato dalla religione, ma il più visibile è senz’altro quello delle offerte (canang sari, o sesajen) che si può trovare nelle case, sul posto di lavoro, nei ristoranti, nei negozi di souvenir o al check-in dell’aeroporto. Questi vassoi di foglie sono preparati ogni giorno e contengono diversi doni come fiori, riso, biscotti, sale e addirittura sigarette e caffè! Sono preparati con bastoncini d’incenso e spruzzati con l’acqua benedetta on meno di tre volte al giorno, prima di ogni pasto. Non preoccupatevi se ne calpestate uno perché sono piazzati per terra per questo preciso scopo e vengono spazzati via comunque. (fate solo attenzione a non calpestarli di proposito perché, come credono i balinesi, vi porterà sfortuna!)

Secondo le statistiche ufficiali (nelle quali non sono compresi gli immigrati da altre zone dell'Indonesia) il 92% della popolazione aderisce all'Induismo Balinese, combinazione di credenze locali e influenza dell'induismo del sud est asiatico. Altre religioni presenti sono l'Islam (5,7%), il Cristianesimo (1,4%) e il Buddhismo (0,6%).

Oltre ai sopra citati nativi balinesi, molti sono gli indonesiani che si spostano a Bali per lavorare nel turismo, di conseguenza la percentuale di musulmani è in realtà molto più alta. Questo lo si può notare nei giorni finali del Ramadan quando le persone festeggiano nei propri villaggi di origine e Kuta e dintorni si svuotano. Inoltre nella zona più tranquilla ovvero a nord-ovest dell'isola, vista la vicinanza con Giava, sono sempre più numerose le moschee in costruzione.

L’induismo di Bali si è separato dalla corrente principale oltre 500 anni fa ed è abbastanza diverso da quello dell’India. La divinità principale è Sanghyang Widi Wasa (Acintya), il "dio-del-tutto-in-uno" del quale altri dèi come Vishnu (Wisnu) e Shiva (Civa) sono semplici manifestazioni, e invece di essere mostrato direttamente viene rappresentato come un trono vuoto avvolto nel poleng il caratteristico motivo a scacchi bianchi e neri e protetto dall’ombrello cerimoniale tedung.

La società balinese è divisa rigidamente in caste (bramini, nobili, commercianti e contadini) che si esprimono ancora con linguaggi diversi: se ci si rivolge ad uno sconosciuto si comincia per precauzione a parlare con la lingua alta, salvo poi abbassare il livello se si scopre che si tratta di una persona di casta inferiore. La società balinese è legatissima alla tradizione, soprattutto alla struttura familiare patriarcale.

I balinesi sono maestri scultori, i templi e i giardini sono adornati con statue di divinità come Dewi Sri, la dea del riso e della fertilità, o di guardiani e demoni protettori come Rakasa, armato con una mazza. Oggigiorno però, interi villaggi come Batubulan hanno colto il potenziale del turismo e scolpiscono qualsiasi cosa, dai buddha a coppie attorcigliate in posizioni assurde per il mercato estero.

La danza e la musica sono altre importanti attrazioni per i visitatori. Cme nella vicina Giava le orchestre gamelane i teatrini wayang kulit dominano. Le danze tradizionali sono di grande impatto visivo e intense, le più famose sono:

  • Barong o "danza del leone" — danza rituale che descrive la lotta tra bene e male con danzatori che portano spaventose maschere da leone. Questa danza viene spesso praticata per i turisti e la storia è abbastanza semplice da seguire, e spettacoli del genere si trovano spesso.

  • Calonarang — una danza spettacolare, la storia del combattere la magia nera ed esorcizzare gli spiriti maligni al seguito della strega-regina Rangda. La storia ha diverse varianti ed è raro che due calonarang siano uguali. Assistere a una vera esibizione del Calonarang è davvero un’esperienza magica.

  • Kecak o "danza della scimmia" — questa in realtà è stata inventata negli anni Trenta del Novecento dal tedesco Walter SPies per un film, ma è uno spettacolo a sé. Ci sono fino a 250 ballerini in cerchi concentrici che cantano "kecak kecak", mentre un altro attore al centro pratica un’altra danza spirituale. Una versione molto popolare di questo ballo si tiene ogni giorno al tempio Uluwatu nella penisola di Bukit.

  • Legong Keraton — forse la più famosa e praticata della danze balinesi. Effettuata da ragazze giovani, è una danza che richiama la Giava del dodicesimo secolo. Provate a cercare un’autentica Legong Keraton di lunga durata. Quella più breve che spesso si vede nei ristoranti o negli alberghi per turisti è una versione più breve e ha solo degli estratti dell’originale.

  • Gamelan è un'orchestra di strumenti musicali di origine indonesiana che comprende metallofoni, xilofoni, tamburi e gong; può comprendere anche flauti di bambù, strumenti a corda e la voce.

Ogni area di Bali è gestito da un Banjar locale con i capi (maschi) di ogni famiglia come rappresentanti. Questo tradizionale consiglio cittadino si riunisce due volte al mese presso il padiglione banjar situato in posizione centrale, vicino al Desa pura, o tempio del villaggio. I banjar di fatto sono i rappresentanti delle leggi tradizionale chiamata “adat”e si occupano di determinare le date per gli eventi religiosi, raccogliere i soldi per le cerimonie, pianificare la manutenzione del tempio, supervisionare le vendite di terreni e in alcune occasioni di infliggere una prima punizione a chi evade le regole.

 fonte parziale: Wikipedia

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